Puntualmente, nei TG che danno notizia delle stragi mediorientali, dopo aver detto il numero dei morti e dei feriti c'è la frase "...tra cui bambini" L'intento è chiaro: suscitare nello spettatore ulteriore orrore, pietà, avversione verso gli uccisori. Ma, con il passare del tempo, con la reiterazione del riferimento, e anche con la pronuncia meccanica e senza pathos del termine "bambini" da parte degli speaker, è sorta una specie di assuefazione alla ripetitività che toglie ogni parvenza di dramma alla terribile notizia della morte di bambini in guerra.
Si può ovviare? Temo di no.
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Bambini
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